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Carlino con possibile cheratite pigmentosa

Carlino con possibile cheratite pigmentosa

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  Cane Veterinario

Carlino con possibile cheratite pigmentosa

Carlino con possibile cheratite pigmentosa

Salve Dottoressa le ho scritto tempo fa per dei consigli sul cibo ,ora invece le scrivo per avere un consiglio su la mia carlina che presenta una macchietta scura sull'occhio destro ed ho visto su internet che probabilmente si tratta di cheratite pigmentosa .

Le volevo chiedere se è a conoscenza di questa malattia e se ha dei rimedi,in quanto so che se peggiora può portare alla cecità.La mia carlina è giovane ha due anni e mezzo e sta benissimo ma ho paura che la malattia progredisca.

Che lei sappia c'è un modo per fermarla?

Grazie

***

 

Risposta

Gentile Sig.ra ***

Non sono in grado di dire molto semplicemente da quello che mi riporta (macchia scura sulla cornea) bisogna vedere dove è localizzata, controllare bene l’occhio ed eseguire una serie di test (fluorescina, schirmer ) Se la macchia scura si trova vicino al canto mediale (cioè nella zona dove si incontrano le palpebre superiore e inferiori dalla parte del naso) potrebbe effettivamente trattarsi di cheratite pigmentaria dei brachicefali (i cani con il muso schiacciato per intenderci). Si tratta di un problema frequente nei carlini.

Le cause però possono essere tante: distichiasi (cioè presenza di peli lungo il margine delle palpebre) , trichiasi (cioè la presenza di peli posizionati normalmente, ma che per qualche motivo vengono a contatto con la cornea, frequente nei carlini per la presenza di marcate pieghe cutanee), entropion (palpebra parzialmente o totalmente ripiegata all’interno per cui i peli grattano sulla cornea) ectropion ( il contrario die ectropion quindi il margine della palpebra ha una versione parziale o totale ,verso l’esterno, determinando quindi una eccessi esposizione di tessuto corneale e congiuntivale) euriblefaro (eccessiva e simmetrica apertura della fessura delle palpebre) logoftalmo (incompleta chiusura delle palpebre, legata spesso a occhi molto grandi e sporgenti, e quindi rottura del film lacrimare che protegge la cornea), KCS o cheratocongiuntivite secca (legata ad una carenza nella componente acquosa delle lacrime , congenita o acquisita , con conseguente secchezza corneale) I carlini possono avere una qualunque di queste patologie singole o associate tra di loro.

La terapia dipende dalla causa, rimozione dei peli dal bordo palpebrale (nella distichiasi) plastica delle pieghe cutanee (nella trichiasi) correzione dell’entropion o ectropion , canto-plastica mediale (nell’euriblefaro o nel logoftalmo). Le terapie mediche passano attraverso l’impiego di lacrime artificiali, antinfiammatori (cortisonici) immunosoppressori (ciclosporina) antibiotici (nel caso di infezioni secondarie).

Quindi tante possibili cause e diverse terapie. Per questo è indispensabile una visita oculistica fatta bene. Se non si riesce a controllare ,oltre al fastidio costante per il cane, il rischio è una progressiva estensione della patina brunastra fino a rendere difficoltosa o impossibile la visione.

Cordiali saluti

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  •  Commenti ( 3 )
Alfio Musco
 Alfio Musco
Non esiste un trattamento che possa schiarire le macchie, per esempio laser?
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Marlene, la cheratite pannosa nei cani brachicefali (cioè con il muso schiacciato) è frequente e può dipendere da molteplici cause . Le più comuni : distichiasi (cioè presenza di peli lungo il margine delle palpebre) , trichiasi (cioè la presenza di peli posizionati normalmente, ma che per qualche motivo vengono a contatto con la cornea, frequente nei carlini per la presenza di marcate pieghe cutanee), entropion (palpebra parzialmente o totalmente ripiegata all’interno per cui i peli grattano sulla cornea) ectropion ( il contrario die ectropion quindi il margine della palpebra ha una versione parziale o totale ,verso l’esterno, determinando quindi una eccessi esposizione di tessuto corneale e congiuntivale) euriblefaro (eccessiva e simmetrica apertura della fessura delle palpebre) logoftalmo (incompleta chiusura delle palpebre, legata spesso a occhi molto grandi e sporgenti, e quindi rottura del film lacrimare che protegge la cornea), KCS o cherato-congiuntivite secca (legata ad una carenza nella componente acquosa delle lacrime , congenita o acquisita , con conseguente secchezza corneale). Senza sapere quale di questi problemi affligge il suo cane non è possibile indicare una terapia. Quello che deve fare e contattare un collega esperto in oftalmologia per una diagnosi e una terapia. La terapia può essere chirurgica (in molte delle situazioni che le ho indicato sopra) o medica. In questo secondo caso si possono utilizzare lacrime artificiali associati a ciclosporina per uso locale. Una cosa che potrebbe intanto gare è utilizzare le lacrime artificiali, ma l’effetto è più o meno limitato 8a seconda della patologia). Tutto il resto richiede una diagnosi precisa. Le consiglio di non trascurare il problema perché il rischio che nel tempo non veda più è reale. Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
Marlene
 Marlene
Dottoressa salve,se possibile vorrei esporle la problematica della mia bulldog francese che attualmente ha un anno di etá. Per via genetica,ha ereditato questa cheratite pigmentosa ad entrambi gli occhi;verso l’esterno,per capirci,ha una macchietta marrone,scura e avanza con questa lineetta trasparente/opaca. Si tratta di cheratite pigmentosa,ma il veterinario a suo tempo non le somministro alcun collirio,nulla. Io adesso ho una paura terribile che possa perdere la vista,anche se per adesso vede bene come sempre. Mi può consigliare un qualcosa,qualsiasi cosa,da poterle somministrare? Mi farebbe un favore veramente immenso Grazie per l’attenzione,gentilissima(Ripeto,non so a chi rivolgermi)
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